“Oggi non si parla più di Aids, e meno se ne parla, spiega il presidente FICT, più aumenta l’emarginazione delle persone che la contraggono. Il silenzio asseconda l’ignoranza e la diffusione della malattia. La sensazione oggi è che l’AIDS sia trattata come una patologia rara, pur non essendola.”
“Molto è stato fatto finora, ma c’è ancora tanto da fare: diagnosi precoci, promozione del test, aiutare persone a seguire i trattamenti terapeutici, la prevenzione tra i giovani, l’informazione efficace anche nelle scuole al fine di educare i giovani ad una vita affettiva sana e soprattutto consapevole”
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“La nostra Federazione, i nostri Centri sono la storia di un “molo” che diventa un “porto” in cui anime ferite approdano, per poter trovare rifugio, ritrovare forza, rifocillarsi, accarezzando ed afferrando la speranza, per poi ripartire. Luoghi del cuore. Porti che fanno sentire a tutti il bisogno di terraferma, ma che rendono irresistibile il richiamo del mare. E prendere il largo, sempre. Per essere non solo accanto ai poveri, ma dalla parte degli ultimi, sempre! Perché l’amore non è mai neutrale,è esigente ed implacabile. Dà la vita per la verità, e la verità è l’Uomo.”

"Partiamo dal presupposto che nessuno è irrecuperabile e che ogni uomo è sempre portatore di enormi potenzialità. Occorre partire da questo per predisporre qualsiasi piano di contrasto alle dipendenze che possa avere un’efficacia reale e misurabile."

"La scelta di una presa in carico totale della persona e non solo del suo problema, di una condivisione non asettica delle sue sofferenze ma anche di una valorizzazione reale dei suoi talenti, possibile solo con un percorso comune, fedeli alla scelta di specchiarsi nell'altro, come recita la nostra filosofia, anche quando lo specchio è incrinato o deformante."