Dall’8 al 15 maggio 2024, a Verona, si terrà il XXV Convegno Nazionale dell’ Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI dal titolo: “Non ho nessuno che mi immerga: universalità e diritto di accesso alle cure”. All’interno di questo evento la Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, F.I.C.T., curerà una sessione tematica, lunedì 13 maggio, presso l’ Opera Don Calabria, Casa Madre, S. Zeno in Monte, sul tema “Dipendenze – Giovani iperconnessi ma non in relazione?”.
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“La nostra Federazione, i nostri Centri sono la storia di un “molo” che diventa un “porto” in cui anime ferite approdano, per poter trovare rifugio, ritrovare forza, rifocillarsi, accarezzando ed afferrando la speranza, per poi ripartire. Luoghi del cuore. Porti che fanno sentire a tutti il bisogno di terraferma, ma che rendono irresistibile il richiamo del mare. E prendere il largo, sempre. Per essere non solo accanto ai poveri, ma dalla parte degli ultimi, sempre! Perché l’amore non è mai neutrale,è esigente ed implacabile. Dà la vita per la verità, e la verità è l’Uomo.”

"Partiamo dal presupposto che nessuno è irrecuperabile e che ogni uomo è sempre portatore di enormi potenzialità. Occorre partire da questo per predisporre qualsiasi piano di contrasto alle dipendenze che possa avere un’efficacia reale e misurabile."

"La scelta di una presa in carico totale della persona e non solo del suo problema, di una condivisione non asettica delle sue sofferenze ma anche di una valorizzazione reale dei suoi talenti, possibile solo con un percorso comune, fedeli alla scelta di specchiarsi nell'altro, come recita la nostra filosofia, anche quando lo specchio è incrinato o deformante."