LA STORIA

La Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (in breve FICT) opera da oltre trent’anni. Negli anni ’70 – il fenomeno droga era un problema emergente ed inquietante, seguito da gruppi di volontari che si coordinavano in Associazioni.
Nel 1969, don Mario Picchi, il fondatore e Presidente del Centro Italiano di Solidarietà (in breve Ce.I.S.) di Roma, è tra i primi ad interpretare il problema della droga come sintomo di un malessere profondo e di tipo esistenziale. 
Nel 1975 dietro la spinta di queste Associazioni viene approvato la legge n° 685, che riconosce la “tossicodipendenza” come “patologia specifica” e vengono creati “Istituzioni di Servizi Sanitari Appositi” presso le USL.
Nel 1979, dopo aver rielaborato quanto appreso ed adattato alla mentalità Italiana, nasce il programma terapeutico “Progetto Uomo”, una filosofia di intervento che pone l’accento sull’individuo, sulle risorse e potenzialità interiori, affinché con le risorse del self-help la persona sia aiutata a trovare in se stessa il senso da dare alla vita.
L’11 gennaio 1981, a Firenze, viene fondata la Federazione Italiana Comunità Terapeutiche.

Il primo presidente è stato don Mario Picchi. Il secondo presidente la d.ssa Bianca Costa Bozzo (1993-maggio 2000), il terzo presidente Sac. Egidio Smacchia (2000-2006), Il quarto presidente Sac. Mimmo Battaglia (2006-2015). Attualmente il presidente è l’avv. Luciano Squillaci

La FICT ha uno Statuto, un regolamento Interno e presenta regolarmente il Bilancio di esercizio. E’ riconosciuta come Ente del Terzo Settore iscritta al RUNTS.

Ha un’intensa attività di collaborazione con organismi nazionali e internazionali:

  • Il Pontificio Consiglio degli Operatori Sanitari,
  • Consulte e Commissioni Governative,
  • La Caritas Italiana
  • Consulta Italiana degli organismi socio-assistenziali,
  • L’Università Pontificia Salesiana,

Infine la FICT è strettamente legata alla Federazione Mondiale delle Comunità Terapeutiche (WFTC), alla Conferenza Internazionale della Prevenzione.

Le attività della FICT sono realizzate anche grazie ai fondi dell’otto per mille destinati alla Chiesa Cattolica.

“La nostra Federazione, i nostri Centri sono la storia di un “molo” che diventa un “porto” in cui anime ferite approdano, per poter trovare rifugio, ritrovare forza, rifocillarsi, accarezzando ed afferrando la speranza, per poi ripartire. Luoghi del cuore. Porti che fanno sentire a tutti il bisogno di terraferma, ma che rendono irresistibile il richiamo del mare. E prendere il largo, sempre. Per essere non solo accanto ai poveri, ma dalla parte degli ultimi, sempre! Perché l’amore non è mai neutrale,è esigente ed implacabile. Dà la vita per la verità, e la verità è l’Uomo.”

"Partiamo dal presupposto che nessuno è irrecuperabile e che ogni uomo è sempre portatore di enormi potenzialità. Occorre partire da questo per predisporre qualsiasi piano di contrasto alle dipendenze che possa avere un’efficacia reale e misurabile."

"La scelta di una presa in carico totale della persona e non solo del suo problema, di una condivisione non asettica delle sue sofferenze ma anche di una valorizzazione reale dei suoi talenti, possibile solo con un percorso comune, fedeli alla scelta di specchiarsi nell'altro, come recita la nostra filosofia, anche quando lo specchio è incrinato o deformante."