La crescente diffusione di internet e le sue ampie potenzialità hanno spinto la FICT a mettere in rete la sua testata giornalistica. È così nato Progettouomo per il sociale, il settimanale on line, divenuto in breve tempo un punto di riferimento su internet per i professionisti dell’educazione, di quanti con ruoli diversi operano nel settore delle dipendenze e di tutti coloro che sono interessati a saperne di più sugli aspetti che riguardano la persona e la comunità in cui essa si colloca. Ogni settimana vengono pubblicati on line nuovi articoli, approfondimenti, notizie, recensioni e commenti su temi di attualità e strettamente legati a questioni socioeducative, nonché tutte le informazioni sulle iniziative della FICT e dei Centri federati. Al settimanale sono abbinate una newsletter, due pagine su facebook e una su twitter.

Direttore Responsabile:
Gigetto De Bortoli

Editore:
Federazione Italiana Comunità Terapeutiche
Presidente: Luciano Squillaci

Resp.le editoriale: Elisabetta Piccioni

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“La nostra Federazione, i nostri Centri sono la storia di un “molo” che diventa un “porto” in cui anime ferite approdano, per poter trovare rifugio, ritrovare forza, rifocillarsi, accarezzando ed afferrando la speranza, per poi ripartire. Luoghi del cuore. Porti che fanno sentire a tutti il bisogno di terraferma, ma che rendono irresistibile il richiamo del mare. E prendere il largo, sempre. Per essere non solo accanto ai poveri, ma dalla parte degli ultimi, sempre! Perché l’amore non è mai neutrale,è esigente ed implacabile. Dà la vita per la verità, e la verità è l’Uomo.”

"Partiamo dal presupposto che nessuno è irrecuperabile e che ogni uomo è sempre portatore di enormi potenzialità. Occorre partire da questo per predisporre qualsiasi piano di contrasto alle dipendenze che possa avere un’efficacia reale e misurabile."

"La scelta di una presa in carico totale della persona e non solo del suo problema, di una condivisione non asettica delle sue sofferenze ma anche di una valorizzazione reale dei suoi talenti, possibile solo con un percorso comune, fedeli alla scelta di specchiarsi nell'altro, come recita la nostra filosofia, anche quando lo specchio è incrinato o deformante."